Scuola Alta Formazione Arto Superiore 2^ Edizione
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Argomenti Principali del corso
Lussazioni A/C – S/C
Analisi del movimento – pace maker
Capsulite Adesiva
Cuffia dei rotatori e tendinopatia calcifica.
Discinesia scapolo omerale
Chirurgia della cuffia dei rotatori e delle protesi.
La spalla dello sportivo.
Fratture e protesi di spalla. Idrokinesiterapia
Riabilitazione Mano
Riabilitazione gomito
Dettaglio Corso
1° MODULO,
Il complesso articolare della spalla
• Anatomia della spalla (strutture ossee del complesso articolare, apparato capsulo legamentoso
e analisi specifica di ogni legamento dell’articolazione gleno omerale, dell’articolazione sterno
claveare e dell’articolazione acromion claveare, il cercine articolare, la capsula articolare:
caratteristiche tissutali, concavity compression e ruolo nella stabilità articolare, innervazione
specifica e connessione dell’innervazione con la funzionalità del movimento gleno omerale
e scapolo toracico, apparato muscolare ed analisi del movimento di ciascun muscolo del
complesso spalla.
• Anatomia funzionale e applicazione dell’anatomia alla patologia, riuscire a riconoscere,
attraverso il grande movimento dell’arto superiore, i segni che daterminano la patologia,
l’analisi del movimento fisiologico.
• Principi del movimento e applicazione pratica dei principi.
• Esame obiettivo e riconoscimento dei segni e sintomi legati alla patologia della spalla.
• Test di valutazione soggettivi e oggettivi con prova pratica dei test clinici, diagnosi differenziale:
test di mobilità articolare, test generali per valutare l’instabilità traumatica, acquisita,
multidirezionale; test di conflitto S/A (sub acromiale), test per i tendini della cuffia dei rotatori,
test sul C.L.B., test sul cercine glenoideo; test dell’articolazione A/C (acromion - claveare)e S/C
(sterno claveare).
• Schede di valutazione utilizzate in letteratura per la valutazione delle diverse patologie della
spalla.
Instabilità di spalla
• Inquadramento dell’instabilità della gleno omerale.
• Classificazione dell’instabilità G/O: TUBS, AMBRI, AIOS diagnosi differenziale, valutazione
fisioterapica e diverso approccio riabilitativo a seconda dei diversi tipi di instabilità.
• Instabilità posteriore traumatica e volontaria consapevole ed inconsapevole, valutazione
fisioterapica, test valutativi fisioterapici e approccio riabilitativo.
• Indagine strumentale per l’instabilità anteriore e posteriore.
• Lesioni ossee legamentose e del cercine legate ai diversi tipi di instabilità e test clinici di
valutazione specifici.
• Riabilitazione conservativa in seguito al primo episodio di lussazione.
• Riabilitazione post chirurgica differenziata in base alle diverse tecniche chirurgiche utilizzate
(lesione bankart, bankart inversa, plication anteriore e/o posteriore, lesione di hill sacks, kissing
lesion).
• Gestione del paziente sportivo al primo episodio di lussazione traumetica.
• Gestione del paziente lussatore volontario posteriore consapevole ed inconsapevole differenze
di valutazione e di programma riabilitativo.
• Intervento chirurgico di Latarjet: descrizione delle specifiche dell’intervento di latarjet e
programma riabilitativo post chirurgico.
• Parte pratica: Test clinici pratici e valutazione con il docente di pazienti affetti da instabilità.
2° MODULO
Lussazioni A/C - S/C
• Chirurgia di spalla fondamenti e storia.
• Differenza tra approccio artroscopico ed approccio artrotomico.
• Chirurgia spiegata dal chirurgo il prof. Porcellini spiega le diverse fasi di un intervento
chirurgico, le criticità, le difficoltà, a cosa il fisioterapista deve porre attenzione.
• Come visita un ortopedico di spalla? Assistiamo alle visite del prof. Porcellini, all’interazione
tra il chirurgo ed il fisioterapista durante la visita del paziente.
• Anatomo patologia e eziologia della lussazione acromion claveare.
• Anatomo patologia e eziologia della lussazione sterno claveare.
• Riabilitazione post chirurgica per lussazione acromion claveare.
• Riabilitazione post chirurgica per lussazioni sterno claveare.
• Riabilitazione conservativa per lussazioni A/C e S/C, esercizi riabilitativi mirati.
• Sindrome dello stretto toracico.
• Capo lungo del bicipite.
• Nevriti (parsonage turner, nevrite del nervo toracico lungo, nevrite del nervo ascellare).
• Concetto di esercizio terapeutico.
• Costruzione di un programma per il paziente, di esercizi da eseguire a domicilio.
Analisi del movimento - pace maker
• Analisi del movimento con processore integrato, prova pratica di utilizzo e comprensione degli
schemi di movimento da analizzare.
• Diversi utilizzi ed utilità del sistema per la riabilitazione del paziente con instabilità, discinesia
primaria o secondaria, protesi, lesione della cuffia dei rotatori.
• Spiegazione dell’utilizzo dei sensori e della lettura dei risultati ottenuti con l’analisi del
movimento.
• Cos’è il pace maker.
• Principi di azione del pace maker.
• Come e quando utilizzare il pace maker.
• Il pace maker nell’instabilità.
• Valutazione clinica e prova pratica di applicazione ed utilizzo del pace maker con pazienti in
presenza, programma di esercizi da svolgere con il pace maker.
• Considerazione sull’utilità dell’utilizzo del pace maker e programma riabilitativo e/o di cambio
delle AVQ nel paziente affetto da instabilità posteriore.
• Bendaggio funzionale e kinesio taping nell’instabilità di spalla: diverse prove di applicazione
del kinesio taping a seconda della tipologia di instabilità gleno omerale.
3° MODULO,
Capsulite Adesiva
• Evoluzione del concetto di capsulite adesiva.
• Diagnosi strumentale o clinica??
• Classificazione della capsulite adesiva.
• Inquadramento della diverse fasi della capsulite idiopatica: come riconoscere le fasi e come
riabilitare ciascuna fase.
• Valutazione e trattamento fisioterapico delle capsuliti secondarie.
• Diversi approcci riabilitativi: conservativo, chirurgico, sblocco in anestesia di plesso.
• Approccio con infiltrazione di xilocaina.
• Caratteristiche del dolore nella capsulite.
• Teoria del cancelletto di Melzack e Walls, concetto di allodinia.
• Trattamento riabilitativo post sblocco in anestesia.
• Trattamento riabilitativo della capsulite in fase 3 o secondaria a breve e lungo termine.
• Quando termina la riabilitazione di una capsulite?
• Principi di mobilizzazioni: ritmo, tecnica, movimenti, avvolgenza, posizione del terapista e del
paziente, posizione sul lettino e cuscini.
• Prova pratica di tecniche di presa per le mobilizzazioni passive dimostrazione pratica e prova
pratica con i discenti.
• Esercizio terapeutico per la capsulite con prova pratica.
• Programma di esercizi da eseguire a domicilio.
• Come affrontare il dolore del paziente: setting del fisioterapista.
• Esercizi con elastici: quando iniziare e quali esercizi consigliare.
Cuffia dei rotatori e tendinopatia calcifica. Discinesia scapolo omerale
• Caratteristiche anatomiche, funzionali e istologiche della cuffia dei rotatori.
• Biomeccanica della cuffia dei rotatori.
• Concetto di impingement.
• Teorie delle lesioni tendinee in relazione all’alterazione della biomeccanica dell’articolazione
gleno omerale.
• Le tendinopatie della cuffia dei rotatori.
• Lesioni della cuffia dei rotatori.
• Esami strumentali utili nella lesione dei tendini della cuffia (ecografia, RMN, Artro RMN,
radiografia).
• Classificazione e morfologia delle lesioni.
• Tutte le lesioini sono chirurgiche? Quando è necessario l’intervento chirurgico.
• Quando optare per un trattamento conservativo.
• Approccio riabilitativo conservativo: la costruzione del programma riabilitativo, come studiare
il numero di ripetizioni e determinare la tipologia di esercizio rispetto all’età e alle richieste
funzionali del paziente.
• Approccio riabilitativo post chirurgico delle lesioni parziali, delle lesioni massive, delle lesioni
irreparabili, delle lesioni trattate con Regeneten o patch di derma.
• Trasposizione del gran dorsale programma riabilitativo post chirurgia.
• La spalla pseudoparalitica.
• Trattamento del paziente atleta ritorno all’attività sportive.
• Tendinopatia calcifica inquadramento diagnostico medico e valutazione fisioterapica.
• Come distinguere un dolore di spalla da un dolore da calcificazione.
• Classificazione della tendinopatia calcifica.
• Trattamento fisioterapico post lavaggio articolare.
• Trattamento conservativo e post chirurgico fisioterapico in seguito a tendinopatia calcifica.
• Discinesie scapolo omerali primarie e secondarie.
• Classificazione.
• Valutazione fisioterapica segni e sintomi.
• A.V.Q. collegate alla discinesia.
• Come impostare un programma riabilitativo in una discinesia primaria.
• Come impostare un programma riabilitativo in una discinesia secondaria.
• Discinesie bilaterali.
• Parte pratica: proviamo insieme a riconoscere una discinesia.
4° MODULO,
Chirurgia della cuffia dei rotatori e delle protesi.
La spalla dello sportivo.
• Il prof. Porcellini spiega con video di chirurgia gli interventi per le lesioni della cuffia dei rotatori
e delle fratture o protesi, importanza di una corretta diagnosi (esami strumentali specifici) e
dello strumentario adeguato per l’intervento di protesi anatomica, endprotesi, di rivestimento
o protesi inversa.
• Leggiamo insieme il foglio di dimissioni del paziente.
• Criticità a cui il fisioterapista deve porre attenzione per i vari tipi di intervento chirurgico.
• Come visita il chirurgo il paziente sportivo atleta professionista, l’unione di più figure
professionali al servizio dell’atleta, difficoltà nella gestione dell’atleta professionista: rispetto
dei tempi biologici di guarigione.
• Come leggere una risonanza magnetica nucleare di spalla, una radiografia, una tac 3D.
• La spalla dell’atleta: meccanismo lesionale e/o traumatico.
• Alterazione dell’anatomia ossea o overuse?
• Prevenzione attraverso esercizi specifici: meglio prevenire che curare.
• Test clinici specifici di pertinenza medica e fisioterapica.
• Come procedere nel programma riabilitativo quando conservativo?
• Gestione dell’atleta post chirurgico riatletizzazione e ritorno allo sport.
• Esercizi fisici di allenamento specifico e progressivo per il gesto tecnico.
• Concetto di core stability.
• Test isometrico di valutazione della forza dei ritatori interni ed esterni: è utile?
• Programma mirato e collaborazione con il laureato in scienze motorie e sportive.
• Cosa evitare nell’allenamento in palestra?
Fratture e protesi di spalla. Idrokinesiterapia
• Classificazione della fratture prossimali della testa omerale (PHF).
• Concetto di medial hinge e concetto di vascolarizziazione della testa omerale.
• Inquadramento diagnostico corretto e scelta della strategia.
• Esami strumentali necessari nelle fratture omerali prossimali.
• Procedure chirurgiche di riparazione: placca e viti quando sono necessarie (ORIF)?
• Accesso chirurgico e conoscenza delle criticità in relazione all’accesso chirurgico utilizzato.
• Riabilitazione conservativa: timing riabilitativo e attenzione alle differenze tra le diverse
fratture.
• Riabilitazione post chirurgica con placca e viti: differenza tra viti a compressione e viti LAG,
timing riabilitativo, le tecniche di presa nella riabilitazione post frattura.
• Protesi su frattura della testa omerale, protesi su artrosi eccentrica e concentrica, protesi di
rivestimento, protesi inversa: inquadramento della patologia artrosica e artritica.
• Come il chirurgo decide quale protesi impiantare?
• Differenze nel programma riabilitativo a seconda della protesi impiantata e a seconda della
patologia del paziente.
• Test di forza nelle protesi anatomiche versus endoprotesi.
• Considerazioni sul movimento scapolare in relazione al tipo di protesi: analisi del movimento.
• Programma riabilitativo per ciascuna tipologia di protesi
• Differenze tra gli impianti.
• Casi clinici particolari.
• Idrokinesi Terapia: principi del movimento in acqua.
• Legge di Archimede.
• Legge di Stevino.
• Compressione sul corpo umano in relazione al livello di immersione.
• Concetto di turbolenza e resistenza in ambiente acqua.
• Caratteristiche della piscina riabilitativa
• Temperatura dell’acqua.
• Differenze nel programma in acqua se svolto in piscina termale.
• Esterocezione creata dall’ ambiente acqua.
• Gesto tecnico in immersione e/o in apnea.
• Attrezzature da utilizzare in piscina riabilitativa.
• Importanza del punto fisso.
• Differenze del programma riabilitativo in acqua a seconda della patologia in esame: instabilità,
cuffia, patologia degenerativa, capsulite, tendinopatia, protesi, fratture.
• Differenze tra trattamento conservativo e pre/post chirurgico.
5° MODULO,
Mano
• Rizoartrosi: anatomia funzionale e patologica. Diagnosi funzionale e differenziale.
• Trattamento conservativo e post chirurgico.
• Principi di costruzione dello splint su misura.
• Costruzione dello splint in termoplastica modellato su misura per il trattamento conservativo
e per il trattamento post-chirurgico (pratica).
• Dito a scatto: anatomia funzionale e patologica. Diagnosi funzionale e differenziale. Trattamento
conservativo e post chirurgico.
• Costruzione dello splint in termoplastica modellato su misura per il trattamento conservativo
del dito a scatto (pratica).
• Sindrome di De Quervain: anatomia funzionale e patologica. Diagnosi funzionale e differenziale.
Trattamento conservativo e post chirurgico.
• Lesione di Stener: anatomia, trattamento conservativo e post chirurgico.
• Fratture dei metacarpi delle ossa lunghe: anatomia, diagnosi funzionale. Trattamento
conservativo e post chirurgico.
• Costruzione dello splint in termoplastica modellato su misura per il trattamento delle fratture
dei metacarpi (pratica ).
• Dito a martello (lesione tendine estensore): anatomia, diagnosi, valutazione, trattamento
conservativo e post chirurgico.
• Bouttomere (lesione tendine estensore): anatomia diagnosi, valutazione, trattamento
conservativo e post chirurgico.
• Morbo di Dupuytren: anatomia, patologia, trattamento post chirurgico, splint modellato su
misura.
Gomito
• Anatomia del gomito, Biomeccanica del gomito, test valutativi, ed esami strumentali.
• Artroscopia e artrotomia di gomito: differenze.
• Epicondilite ed epitrocleite trattamento conservativo e post Chirurgico.
• Fratture del capitello radiale, fratture olecraniche, fratture della paletta omerale.
• Protesi di gomito.
• Rigidità di gomito trattamento conservativo e post chirurgico.
• Osteocondrite dissecante trattamento post chirurgico.
• Instabilità di gomito semplice e complessa, trattamento conservative e post chirurgico.
• Identificazione del dolore neurogeno.
• Casi clinici: analisi attraverso filmati di casi clinici particolari sulle varie patologie di gomito.
• Illustrazione del trattamento dei tessuti molli del gomito, prova pratica di test di valutazione,
tecniche di presa per le mobilizzazioni passive, video sulla costruzione dei tutori per rigidità di
gomito.
1° MODULO – 15/16 FEBBRAIO 2025
2° MODULO – 8/9 MARZO 2025
3° MODULO – 5/6 APRILE 2025
4° MODULO – 17/18 MAGGIO 2025
5° MODULO – 4/5 OTTOBRE 2025
Laboratorio Aperto di Forlì – Ex Asilo Santarelli, Via Caterina Sforza, 45 – FORLI'
Direttore Scientifico: Prof. Giuseppe Porcellini
Direttrice Didattica: Dott.ssa Silvia Di Giacomo
Prof. Giuseppe Porcellini – Chirurgo Ortopedico
Dott.ssa Silvia Di Giacomo – Fisioterapista
Dott. Francesco Inglese – Fisioterapista
Dott. Gabriele Fiumana – Fisioterapista
Dott. Marco Biondi – Fisioterapista
Dott. ssa Elisa Tongiani – Terapista Occupazionale
Dott.ssa Elisa De Santis – Scienze Motorie
Costo: 2.150,00 iva inclusa se ti iscrivi prima del 31/12/2024 -
€800,00 all’atto d’iscrizione, saldo entro 01/02/2025 -
2.300,00 iva inclusa se ti iscrivi dopo il 31/12/2024 - €1.000,00 all’atto d’iscrizione, saldo entro 01/02/2025
Cosa comprende la quota di iscrizione
• Partecipazione a tutte le sessioni didattiche
• Dispense
• Pranzo per ogni giornata
• Se avrai seguito almeno il 90% della formazione e sei un profe
Promozioni attive: early booking
Durata corso: 16 ore
Orari corso : registrazione ore 8,30 - Inizio ore 9:00 - Termine ore 18:00
Partecipanti: nd
ECM: 50
Nella cifra è compreso pranzo per ogni giornata
Materiale Didattico: carpetta, fogli per appunti e penna medicorsi - Dispense digitali
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